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Il rinnovo prevedere aumenti stipendiali e nuove indennità
Aran insieme alle organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative dell’Area Sanità (Anaoo-Assomed, Cimo, Fassid, Aaroi-Emac, Fp-Cgil, Fvm, Fesmed, Federazione Cisl medici, Anpo-Ascoti Fials medici, Uil-Fpl e le Confederazioni sindacali di Cosmed, Cida, Codirp, Cosmed, Cgil, Cosmed, Cisl, Confsal e Uil) hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021. Il CCNL riguarda 134.000 dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie dell’Area dirigenziale della Sanità. Tra le novità più importanti, si segnala l’introduzione dell’indennità di specificità sanitaria per i profili diversi da quello medico e veterinario, volta al progressivo allineamento all’indennità già presente per medici e veterinari e quella di pronto soccordo. Il nuovo CCNL riconosce incrementi a regime del 4,5% che corrispondono ad un beneficio medio complessivo di circa 290,00 euro al mese. A questa cifra vanno aggiunte, tra le altre, le risorse per l’esclusività. Per quel che riguarda gli arretrati, che spettano al 31 dicembre 2023, questi ammontano a circa 10.700 euro. Ad essere incrementati sono anche i valori dell’indennità di specificità medico veterinaria, la parte fissa della retribuzione di posizione, la clausola di garanzia, l’UPG (Ufficiale di Polizia Giudiziaria). Interventi importanti sono stati operati sull’orario di lavoro, in particolar modo sul servizio di guardia e di pronta disponibilità. Ad essere riscritto è stato anche il periodo di prova, il meccanismo delle sostituzioni nel caso di assenza, impedimento, malattia o cessazione del titolare dell’incarico. Gli incarichi dirigenziali sono stati aggiornati, con lo scopo di garantirlo a tutti i dirigenti. Anche le tutele sono state ampliate, come quelle per le gravi patologie che implicano terapie salvavita, misure in favore delle donne vittime di violenza e le diverse tipologie di assenza sia giornaliere che orarie. Il tema dell’informazione, correlato alle relazioni sindacali, è stato ampliato ad un confronto tra la dimensione aziendale e regionale, prestando attenzione alla riduzione del rischio clinico, alle misure riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro. Nel contratto collettivo trovano spazio: smart working e assunzione dei dirigenti specializzandi a tempo determinato.
Concluso il Piano di Evoluzione dei Servizi 2023 per ridurre le anomalie/errori del conto individuale unificato dei lavoratori (INPS, messaggio 28 settembre 2023, n. 3396).
L’INPS ha reso noto che si è concluso il progetto con il quale viene attuato l’intervento per ridurre le anomalie e migliorare la qualità informativa dei flussi Uniemens, rendendo più aggiornata e corretta la posizione assicurativa individuale dei lavoratori.
Si tratta del Piano di Evoluzione dei Servizi 2023, mediante il quale l’Istituto ha individuato tra i suoi obiettivi quello di ridurre le anomalie/errori del conto individuale unificato, attraverso la loro rilevazione automatica e la loro successiva sistemazione, per poter così perseguire le attività relative alla sistemazione della posizione assicurativa.
Al fine di raggiungere questo obiettivo e accrescere il valore generato per tutti i soggetti contribuenti e i loro intermediari, l’INPS ha previsto l’invio di apposite comunicazioni ai datori di lavoro e agli intermediari delle posizioni anomale rilevate, con lo scopo di sanare tempestivamente i conti individuali con la conseguente regolarità contributiva del soggetto datoriale.
Con frequenza periodica, saranno quindi inviate comunicazioni ai datori di lavoro e ai loro intermediari evidenziando i ticket di Cassa Integrazione/Fondi di Solidarietà che hanno generato almeno un’anomalia, non ancora risolta, riguardante competenze precedenti. Le comunicazioni, inviate tramite posta elettronica certificata (PEC) al datore di lavoro, conterranno il prospetto delle posizioni di pertinenza e l’elenco dei ticket, corredato da alcune informazioni, tra cui i conteggi sulle anomalie.
Le comunicazioni, inoltre, rimanderanno alla consultazione attiva del “Cruscotto CIG e Fondi”, facilitando i destinatari della comunicazione nella consultazione dei dettagli, grazie ai dati contenuti negli archivi dell’Istituto.
Come ulteriore misura proattiva nei confronti del datore di lavoro, nel “Cassetto Previdenziale del contribuente” è presente la funzionalità “Evidenze CIG”, che consente di monitorare i conguagli relativi alle autorizzazioni CIG gestite con il sistema dei ticket, nonché agevolare la visualizzazione di errori che potrebbero determinare differenze di importi conguagliati comunicati con nota di rettifica. Questa funzionalità fornisce l’elenco, per posizione assicurativa, di tutte le evidenze CIG con ticket.
Il Cruscotto
In particolare, il Cruscotto fornisce in tempo reale un riepilogo dei datori di lavoro iscritti alle diverse Gestioni previdenziali dell’Istituto, i quali potranno utilizzare le varie funzioni di consultazione previste per verificare:
– il corretto contenuto dei flussi Uniemens relativamente ai parametri di coerenza, calcolo, compatibilità e congruità, nonché lo stato delle denunce individuali con l’evidenza delle eventuali anomalie e la spiegazione degli errori riscontrati;
– il montante generato per ciascuna autorizzazione e il contributo addizionale calcolato, nonché i termini di scadenza e decadenza;
– il valore del contributo ordinario risultante dalle dichiarazioni Uniemens relative ai soggetti datoriali afferenti ai Fondi di solidarietà.
Analoga comunicazione sarà inviata agli intermediari, con il prospetto delle posizioni per le quali risultano delegati.
Con la mensilità di ottobre, corrisposto ai dipendenti dell’Ente il premio welfare aziendale
A seguito dell’incontro svoltosi presso la sede direzionale di Agenzia delle entrate-Riscossione lo scorso 27 settembre, è stato siglato tra Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, il Verbale di Accordo sul Welfare Aziendale da corrispondere a tutti i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.
Difatti, in accordo con quanto previsto nel Verbale del 15 luglio 2014, con le competenze del mese di ottobre, viene erogato un Premio a titolo di Welfare Aziendale a tutti coloro hanno aderito entro e non oltre il mese di settembre.
Il contributo viene corrisposto sulla base del requisito esistente al momento dell’erogazione, ovverosia “status di figlio a carico”, ed in quanto tale, verificato dall’Ente stesso. Qualora all’atto delle verifiche di fine anno sulle detrazioni, il soggetto dovesse non risultare più a carico del lavoratore, il suddetto premio verrà recuperato.
In aggiunta, si specifica che, da un’indagine approfondita si è rilevato, che a fronte del montante invariato, gli importi spettanti alle varie fasce di età risultano superiori a quelli erogati nel precedente anno in quanto sono state presentate un numero minore di istanze.
Da ultimo, i Sindacati concludono comunicando che prossimamente verrà fissato un incontro sul telelavoro.
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